Siamo di nuovo ne La Repubblica su un matrimonio che ha fatto Clarissa in Puglia

E’ un piacere leggere ne La Repubblica l’articolo “ Un matrimonio tra uguali” scritto da Concita de Gregori su una nostra cerimonia.

Era la nostra Clarissa a fare la celebrante a questo matrimonio.

Foto di Umberto Lopez


Ho assistito domenica al più bel matrimonio che abbia mai visto. Forse dipende dal fatto che amo la sposa incondizionatamente ma non credo: era davvero un rito laico meraviglioso colmo di parole mai sentite, la luce e il vento chiari, la felicità di tutti – nella sorpresa – scintillante e palpabile. Che un matrimonio – la liturgia - possa essere sorprendente dipende da chi lo celebra, ed è così che ho scoperto che Clarissa Botsford (la conoscevo come traduttrice eccellente) fa anche questo: allestisce cerimonie “su misura” dei protagonisti dedicando loro molto tempo.





Siamo in Donna Moderna in un articolo sul lavoro dei celebranti

In un bell’articolo in Donna Moderna (28 ottobre 2021) la nostra Clarissa viene intervistata per parlare della figura del celebrante.

«Noi siamo quelli che aiutano gli altri a trovare le parole» sintetizza Clarissa Botsford, celebrante dal 2013 e docente di Federcelebranti, associazione che rappresenta e forma queste figure in Italia. «Rispondiamo a un bisogno che è antico quanto l’uomo, quello di contrassegnare con un rituale gli eventi più importanti della nostra vita».

Inoltre, l’articolo ha questa bellissima foto, fatta dalla fotografa Valeria Mameli, di Sarah con la coppia Federica e Andrea!

MATRIMONI CON I BAMBINI!

E i bambini?

Avete mai pensato a quanto può essere bello coinvolgere i bambini presenti alla vostra cerimonia di matrimonio? Di certo è importante prendere in considerazione l’età e il carattere per essere sicuri di non incappare in imprevisti. Si può anche affidare ai più grandi la responsabilità di guidare i più piccolini.

In questo video di un romanticissimo matrimonio in spiaggia celebrato da Sarah, i due nipotini della coppia sono incaricati di portare le fedi nel momento dello scambio degli anelli. Quando i bimbi sono piccolini – ma almeno in grado di camminare – affidare loro un compito così centrale è sicuramente un modo per coinvolgerli, farli sentire importanti e allo stesso tempo dare alla cerimonia un tocco originale ed allegro.

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Anche questa coppia hanno deciso di affidare questo ruolo importante ad un elegantissimo piccolo ospite, il nipote dello sposo!

Ci sono dei momenti in cui l’intervento dei bambini oltre ad essere emozionante può diventare funzionale alla cerimonia stessa. Guardate qui:

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ad esempio in questa foto gli ospiti più piccoli, durante un matrimonio in doppia lingua, si stanno occupando di ditribuire la traduzione delle promesse per gli ospiti inglesi: un tempo “morto” che viene così trasformato in sorrisi e belle foto.

Molto frquente è la scelta di nominare paggetti e damigelle durante l’entrata degli sposi: chi annuncia l’arrivo della sposa, chi tiene il velo, chi sparge i fiori, chi porta gli anelli. Un’ altra idea molto carina è quella di incaricarli della distribuzione dei sacchetti del riso al termine della cerimonia.

Se poi siete proprio voi sposini ad avere dei figli, noi celebranti di Passaggi, consigliamo vivamente di renderli parte di questo momento così importante per tutta la famiglia, anche per loro!

Ph. Emanuele Fumanti

Ph. Emanuele Fumanti

Qui ad esempio potete prendere esempio da questi due bimbi che stanno aiutando a fare il “ring warming”, il riscaldamento degli anelli. Passano tra gli invitati di fila in fila, tenendo ognuno un capo del nastro che passa dentro alle due fedi: in questo modo tutti gli ospiti fanno scorrere gli anelli tra le loro mani riscaldandoli con il loro affetto e il loro calore subito prima dello scambio delle fedi.

Se invece scegliete il rito della sabbia…. perché non prevedere un colore apposta per i vostri figli. Oltra al significato simbolico, anche l’effetto estetico sarà ancora più bello!

In questa ultima foto le due figlie dello sposo – già quasi adulte – stanno innaffiando l’ alberello piantato dalla coppia come simbolo del loro amore e del loro contributo alla bellezza del mondo.

Un compito perfetto anche per i più piccini!

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Lo stile si vede dall'inizio: l'entrata degli sposi già ci parla del loro amore e del loro matrimonio!

La camminata lungo la navata della chiesa, accompagnata da tuo padre, mentre tutti gli ospiti sono girati a guardarti, è probabilmente la prima cosa che ti immagini quando pensi all’entrata del tuo matrimonio. E all’altare il tuo sposo che ti aspetta e a cui tuo padre ti “regalerà”, come simbolo del tuo passaggio da figlia a sposa. Sicuramente siamo tutti legati a questa sequenza classica rappresentata da sempre nella maggior parte dei cartoni dell’infanzia e dei film che abbiamo visto nella nostra vita.

Ma non è detto che dovrai mantere tutti questi elementi, nel tuo matrimonio sarai tu a scegliere – già a partire dall’entrata – quali gesti sono importanti per te. La cosa più importante di una cerimonia personalizzata, scrupolosamente preparata insieme al tuo celebrante professionista, è che la forma e il contenuto della cerimonia siano perfettamente allineati e riflettano CHI SEI IN COPPIA.

Prendiamo come esempio questo ingresso celebrato da Giulia al Castello Orsini: Brittany e Louis volevano creare un tono allegro e divertente fin dall'inizio. Allo stesso tempo, Brittany voleva dare a suo padre un ruolo da protagonista perché aveva sempre avuto quel sogno romantico di essere accompagnata all’”altare”. Questo è stato il risultato coinvolgente che hanno ottenuto scendendo le scale medioevali del castello: un ingresso simpaticissimo con gli ospiti che guardano stupiti dai loro posti, accompagnati dalla musica rock scelta appositamente per rappresentare il loro amore! Perché non osare?

In un altro matrimonio, la tradizione viene proprio messa da parte, ma il risultato è sempre profondamente romantico perché rappresenta visivamente un forte senso di famiglia. Valentina e Salvatore si sono sposati in un giardino in modo totalmente anticonvenzionale in Cilento, con Sarah come celebrante. Poiché al momento del matrimonio gli sposi avevano già due figli volevano coinvolgerli nella cerimonia...ecco come hanno fatto: Valentina è entrata con i suoi due bimbi e tutto un corteo di bambini e dopo è entrato anche Salvatore. Gli ospiti erano seduti su balle di fieno in un cerchio d'amore che li avvolgeva e li proteggeva, mentre due amiche e colleghe di canto di Valentina accompagnavano l’entrata cantando dal vivo. Come puoi vedere, è stato davvero un momento emozionante ma pieno di divertimento.

Di seguito invece un esempio di come si possano unire perfettamente tradizione e personalizzazione nella scelta dello stile per la tua cerimonia. Alessia e Alessandro, una coppia romana insieme sin dal liceo, volevano un matrimonio diverso. Dopo essersi confrontati con Sarah, la loro celebrante, si sono recati in una location sulla spiaggia e hanno creato un “corridoio” che Alessia poteva “percorrere” con suo padre. Alessia ha scelto la canzone e l'ha tenuta segreta ad Alessandro che l’ha sentita solo il giorno stesso e nel vedere la sua raggiante sposa venirle incontro si è commosso perché era una delle “loro canzoni”. Questo è il bellissimo risultato, completo di un romantico tramonto!

Infine, una coppia potrebbe voler fare il proprio ingresso nuziale insieme, mano nella mano, uniti sin dall'inizio. In questa breve clip puoi vedere Lucilla e Stefania che si fanno strada insieme verso attraverso gli ospiti.

Non dimenticate che ogni parte del vostro matrimonio può essere personale e significativo!

Matrimoni bilingue: tante idee e spunti per coinvolgere tutti gli ospiti!

Lavorando in Italia celebriamo molti matrimoni in doppia lingua, italiano e inglese: a volte uno dei due sposi è italiano e l'altro di un paese di lingua inglese (o la loro lingua condivisa è l'inglese); altre volte, entrambi sono italiani ma vivono e lavorano all'estero e quindi vogliono includere nella loro cerimonia anche gli ospiti internazionali.

In questi casi, lavoriamo insieme alla coppia per creare un matrimonio bilingue e farlo nel migliore dei modi. Ci sono varie possibilità ed è una buona idea valutare tutte le opzioni prima di iniziare a creare la cerimonia con il tuo celebrante.

Il ruolo del celebrante

Molte coppie ci chiedono di scrivere il testo in entrambe le lingue e officiare l'intera cerimonia alternando le due: dopo un'introduzione in italiano, viene poi pronunciata in inglese e così via per ogni parte della celebrazione. In questo caso il rischio – soprattutto se la cerimonia è ricca di momenti, passaggi e letture - potrebbe rendere la cerimonia un po' troppo lunga e, per coloro che comprendono entrambe le lingue, potrebbe risultare ripetitiva.

Per evitare questo effetto di “traduzione consecutiva”, il celebrante può accogliere tutti in entrambe le lingue, e poi intrecciare le altre parti della cerimonia in inglese e in italiano ma non in una traduzione esatta. Ad esempio, nella Love Story (che è spesso l'elemento più personale e dettagliato della cerimonia) il celebrante può usare entrambe le lingue in modo che tutti gli invitati possano seguire la storia ma senza dover ascoltare ogni dettaglio due volte, o ridere per due volte alla stessa battuta. Questa è una grande sfida per il celebrante, una sfida che affrontiamo con piacere! - ma di solito ha molto successo.

In entrambi i casi, consigliamo di alternare frequentemente le due lingue in modo che gli ospiti non debbano rimanere per lunghi periodi senza capire nulla.

Un terzo modo - soprattutto se sono in pochi ospiti a non capire la lingua principale – potrebbe essere usare la “seconda” lingua per il benvenuto e per la presentazione finale della coppia. (In realtà l'abbiamo fatto in molte lingue diverse, anche in quelle che non parliamo, ma è sempre bello imparare a pronunciare una breve frase!). In questo caso, di solito consigliamo di stampare una traduzione di tutta la cerimonia per gli ospiti stranieri che potranno così leggere e seguire quello che sta succedendo!

Questo possibilità viene spesso utilizzata anche per altre parti della cerimonia, come per esempio le letture: abbiamo organizzato diversi matrimoni bilingue in cui la coppia sceglie una lettura in inglese e una in italiano e vengono fornite le traduzioni.

Le promesse

Il momento delle promesse può essere la parte più difficile di un matrimonio bilingue. Quello che di certo si deve evitare è che gli ospiti possano leggere le promesse prima di ascoltare le parole degli sposi! Per questo motivo non è una buona idea inserirli in alcuna traduzione che venga data agli ospiti prima della cerimonia.

Allora come fare?
Un primo modo è scrivere le loro promesse in una combinazione di entrambe le lingue. Ad esempio, Federica e Andrea hanno scelto di farlo perché, anche se sono entrambi italiani, vivono una vita internazionale. Sentivano che usare un po’ di inglese nelle loro promesse rifletteva la loro essenza e il loro amore, e non importava che non tutti potessero seguire ogni parola.

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Un’altra opzione è distribuire le promesse in forma scritta appena prima che la coppia le pronunci, che è quello che hanno scelto di fare Beatrice e Francesco: questo può essere un bel modo per coinvolgere i bambini a cui può essere affidato il compito distribuire agli ospiti i foglietti con le promesse. Naturalmente, questo implica che il celebrante li abbia precedentemente tradotti e li abbia tenuti lontani da tutti fino a quel momento.

Infine un altro modo che abbiamo trovato molto toccante è che ogni sposo pronuncia le promesse nella lingua dell'altro. Questo è ciò che Nicoletta e Dàire hanno scelto di fare quando si sono scambiati gli anelli. Ascoltare la sposa parlare allo sposo nella sua lingua, e viceversa, davanti alle loro famiglie e amici di entrambi gli ambienti, è stato un momento molto romantico ed emozionante e ha sicuramente mostrato il loro impegno ad accettare la lingua e la cultura dell'altro, coinvolgendo le loro nuove famiglie.

Clip taken from videography by Diego Mercadante. Venue: Villa Trebazia. Wedding Planner: Amoretti Weddings

Matrimonio intimo: i vantaggi di avere pochi invitati

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I matrimoni intimi – micro wedding in inglese – per ovvi motivi sembrano essere diventati la nuova moda del 2020, ma in realtà molte coppie già prima sceglievano questa forma di matrimonio in cui solitamente non sono presenti più di 20 o 30 invitati.

Come celebranti abbiamo officiato numerosi matrimoni in cui erano presenti solo le persone più vicine agli sposi e a partire da queste esperienze possiamo raccontarvi perché a volte questo tipo di cerimonie sono preferibili rispetto ai tradizionali matrimoni più numerosi e articolati.

L’essenza attorno alla quale ruota tutta la cerimonia del matrimonio, è costituita dai due sposi in piedi uno di fronte all’altro che si promettono di impegnare e donare le proprie vite l’uno all’altro. Un matrimonio intimo può essere molto coinvolgente e di forte impatto perché le persone presenti sono le più legate alla coppia e anche perché la situazione permette una maggiore vicinanza fisica e un raccoglimento attorno a questo momento speciale.

Inoltre è anche probabile che gli invitati partecipino maggiormente anche nella fase di preparazione. Ad esempio, il giorno del matrimonio di Silvia e Elliot, quando sono arrivata qualche ora prima della cerimonia, ho trovato i loro amici e parenti che sistemavano le sedie e allestivano le composizioni floreali.

È anche più semplice coinvolgere tutti gli ospiti in rituali simbolici come “il riscaldamento dell’anello” o nel creare tutti insieme un cerchio intorno agli sposi in cui ci si può guardare negli occhi ed entrare in profonda connessione. Alcune coppie, specialmente quelle timide o riservate possono trovare il matrimonio tradizionale con molta gente troppo confusionario e invadente, possono sentirsi in imbarazzo ad essere il centro dell’attenzione di una platea così ampia. Per loro i micro wedding possono essere la soluzione ideale.

Per molte coppie inoltre, avere meno invitati di cui doversi preoccupare significa un minore stress durante la fase di preparazione e a maggior ragione il giorno del matrimonio in cui le emozioni si amplificano esponenzialmente; significa anche che possono dedicare maggiore tempo ad ogni ospite.

Anche il costo può essere una ragione per cui scegliere un matrimonio più ristretto; alcuni sposi in questo modo possono anche permettersi di utilizzare una parte del loro budget per organizzare e regalare ai loro ospiti una permanenza di qualche giorno tutti insime per condividere ancora più intimamente la loro promessa d’amore. Per esempio Ben e Emily dalla Nuova Zelanda hanno celebrato il loro matrimonio al termine di una settimana passata con i loro più cari amici e familiari, che è diventato così il culmine di una meravigliosa esperienza di condivisione.

Dal punto di vista del celebrante, devo amettere che io adoro officiare i matrimoni senza il microfono, ma questo è possibile solo quando il numero di invitati non supera le 30 o 40 persone. Inoltre è più semplice essere flessibili nel caso di imprevisti - come ad esempio il mal tempo – per quel riguarda l’orario di inizio o lo spostamento di tutta la cerimonia in uno spazio chiuso, avendo molte meno persone da gestire.

Detto ciò, i matrimoni intimi non sono per tutti. Ma in questo periodo di incertezze - a volte, piuttosto che rimandare - vale la pena considerare i lati positivi di una cerimonia per pochi!

Sembra un gioco e invece è una magia - Il rito della sabbia

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Materie prime:

due contenitori di vetro – vasi o bottigliette - della stessa dimensione, due sabbie di colore diverso con cui riempire i due contenitori, un vaso di vetro con una capienza in grado di contenere la quantità totale delle due sabbie.

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Procedimento:

versate le due sabbie di diverso colore nel vaso più grande e oplà avrete il rito della sabbia. Sembra un gioco da ragazzi, un esperimento divertente, ma dietro a questo semplice gesto vi è racchiuso un significato immenso.

Ognuno dei due sposi sceglierà un colore che lo rappresenta e che inizialmente sarà separato dall’altro, simboleggiandone l’identità. Nel gesto di versare la sabbia in uno stesso vaso, gli sposi uniscono le loro vite in un insieme unico e inscindibile – impossibile infatti separare le due sabbie; ma oltre a creare una nuova entità, mantiene salde e intatte le personalità e le unicità di entrambi gli sposi – è ancora possibile infatti vedere i due colori.
L’effetto di questo rito è particolarmente scenografico ed è bellissimo portarsi a casa il vaso coloratissimo in ricordo di questo momento particolare.

La cosa interessante è anche la possibilità di coinvolgere altre persone significative per la coppia: i testimoni, o i geniori, o i figli, o altre persone fondamentali per il loro matrimonio: il risultato sarà ancora più ricco di simboli e colori che gli sposi potranno portare con sé e vedere tutti i giorni nella loro casa.

Il ruolo del celebrante in questo rito è molto importante per coordinare i vari movimenti, accompagnare i gesti con la musica e spiegare l’importanza di questo momento e il significato di ogni scelta (dai colori, alla forma dei contenitori, alla coinvolgimento di altre persone).


Date voce alle vostre emozioni nel matrimonio

Quando iniziate a programmare il vostro matrimonio, le prime domande che vi fate sono: Chi invitiamo? Cosa facciamo? Quando e dove? Queste domande fanno parte della fase di pianificazione.

Con il celebrante invece entrerete nella fase creativa, e la vostra cerimonia personalizzata inizierà a prendere forma. Il celebrante vi farà delle domande che vi aiuteranno ad esplorare più profondamente le vostre motivazioni: come siete arrivati alla decisione di sposarvi? Come immaginate la celebrazione? Come darete significato al rito?

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Fidatevi dei vostri istinti!

un rito che ha significato per voi da più emozioni

(Foto: Light & Dreams)

Il processo di creazione non consiste nel dare un significato alla cerimonia o decidere cosa dovrebbe significare; si tratta piuttosto di scoprire il significato che ha per voi

Una volta che avrete trovato le risposte a queste domande, con la guida del vostro celebrante, sarete pronti per iniziare a pensare e immaginare cosa potrà rendere la cerimonia pienamente vostra e autentica.

Ogni elemento della cerimnia dovrà avere una legame reale con voi e con le vostre vite.

Voi siete il centro della vostra cerimonia ed una cosa significativa per voi renderà il rito più autentico. Se per esempio la location che scegliete rappresenta per voi un luogo particolare, e le promesse personali che scambiate vengono da dentro di voi e dalla vostra esperienza, di certo sia voi che gli invitati porterete con voi l’intensità e il significato di quei momenti.

Fidatevi dei vostri istinti e trovate la fonte del senso in voi stessi e nella vostra relazione.

Il vostro celebrante probabilmente vi suggerirà che in una cerimonia spesso la semplicità è meglio della complessità. La semplicità può veicolare il messaggio in modo più efficace.

La complessità può creare confusione e portare via l’attenzione da voi che siete al centro. Il celebrante ti aiuta a collegare il vostro personale contenuto alla forma della cerimonia, in modo che l’essenza di quello che siete e del perchè vi state sposando sarà chiaro.

Allo stesso modo, se scegliete un rito simbolico per la vostra cerimonia (il rito della sabbia, la cerimonia del vino, la legatura delle mani ecc.) il celebrante vi aiuterà a creare un contesto che rivela come e perchè questo rito vi appartiene o addirittura vi aiuterà a crearne uno nuovo, apposta per voi.

In entrambi i casi la vostra cerimonia sarà unica e autentica. Vostra e solo vostra.

In una cerimonia di matrimonio, la vostra relazione è al centro di tutto, con la partecipazione attiva delle vostre famiglie e dei vostri amici (con la loro presenza ma non solo).

Un celebrante professionista è essenziale per officiare il matrimonio e darvi una cornice e una struttura che vi permetta di sentirvi liberi di concentrarvi pienamente l’uno sull’altro, rilassandovi e godendovi questo momento della vita così intenso e ricco di significato.

Lei, Venezuelana, pronuncia le sua promessa personale, indossando insieme allo sposo  le corone greche già utilizzate nel matrimonio dei genitori di lui.Sotiris Tsakanikas Photography

Lei, Venezuelana, pronuncia le sua promessa personale, indossando insieme allo sposo le corone greche già utilizzate nel matrimonio dei genitori di lui.

Sotiris Tsakanikas Photography

Il processo creativo emerge dal nostro bisogno umano di dare un valore speciale ad una determinata occasione o evento della vita. Le materie prime del rito sono le persone, la partecipazione e il luogo; da queste tre risorse deriveranno le parole, i gesti e gli oggetti che ancorano il rito alla realtà.

(Le citazioni sono prese da: Jeltje Gordon Lennox, Crafting Secular Ritual, 2017)